Sembrava che sulla Terra non ci fosse posto per il bambino dai capelli verdi.
“Vai via” gli dicevano gli adulti, oppure “torna a casa tua!” senza sapere dove fosse la casa del bambino, o se addirittura ce l’avesse una casa.
I bambini ascoltavano gli adulti, imitavano le loro facce, e anche loro gli dicevano: “Vai a giocare più in là, qui non ti vogliamo”.
Il bambino dai capelli verdi si spostava sempre più in là, ogni giorno da un’altra parte, finché sulla Terra non ci fu più un qui dove stare né un là dove andare.
Allora il bambino dai capelli verdi uscì dalla Terra e volò nello spazio nero e profondo, dove non c’era nessun adulto né bambino, né un qui né un là,
Mentre si allontanava la Terra diventava sempre più piccola, come un’anguria, come un’arancia, come un’albicocca, come una ciliegia, come un pisello.
Era così piccola la Terra che il bambino dai capelli verdi poteva tenerla tra il dito pollice e l’indice della mano destra.
Infatti la tenne lì per un po’.
Poi la schiacciò.